BUSINESS COACHING

Trasformare i limiti in risorse.

“Non c’è niente che non si possa rendere naturale e non vi è niente di naturale che non si possa perdere."
Blaise Pascal

Il coaching è un particolare approccio alle dinamiche psicologiche e relazionali in particolare il business coaching è di supporto nei rapporti professionali, aziendali e nei contesti produttivi; ha i suoi fondamenti e deriva dalla terapia breve strategica di Giorgio Nardone in ambito psicoterapeutico successivamente applicata al contesto aziendale.

Alla base dell’approccio troviamo i concetti di:
• Autoinganno
• Tentata Soluzione Ridondante
• Dialogo strategico
• Stratagemmi.

Il business coaching strategico non si dedica alla ricerca delle cause ma alla soluzione dei problemi agendo nelle dinamiche relazionali e della comunicazione.

Cos'è il COACHING:

Il coach fa emergere e valorizza i talenti delle persone trasformando i limiti in preziose risorse creative e produttive.

Il Coaching può essere visto in modi diversi, sicuramente è una tecnica operativa di azione e intervento elaborata su rigorosi fondamentali teorici autoinganno, tentata soluzione, leve di sblocco delle resistenze, conoscenze della comunicazione e delle dinamiche relazionali, che lo rendono uno strumento adattabile in diversi percorsi della vita ma rappresenta anche una esperienza relazionale e una opportunità formativa.

Nel Coaching il concetto di miglioramento è particolarmente importante perché presuppone l’esistenza delle risorse da sviluppare a differenza della situazione clinica dove le risorse possono essersi esaurite e più che miglioramento parliamo dell’acquisizione delle risorse di base.

Questo presupposto è alla base della differenza tra un Coach ed un Clinico.

Il Coaching ha tre indirizzi principali:
• Life coaching con obiettivi e sfide da affrontare nella vita, sviluppare piani di azione concreti e raggiungibili, miglioramento delle relazioni e della comunicazione con gli altri in famiglia o al lavoro.
• Business coaching che a differenza del “life” ha un area più tecnica dove gli obiettivi e le richieste e gli interventi sono su un piano più “competitivo”, di “potere”, sulle caratteristiche di “leadership”, delle relazioni professionali con sottoposti e superiori secondo la gerarchia, capacità di sviluppare abilità professionali, imprenditoriali, manageriali, piuttosto che sviluppare caratteristiche più specifiche di delega e processi decisionali più efficaci
• Coaching in ambito Sportivo sul rafforzamento della motivazione personale, nel definire obiettivi sfidanti per ogni atleta, accompagnare l’atleta alla gara e soprattutto nel post gara, dove è particolarmente importante per gestire l’esito della competizione che sia la sconfitta o la vittoria per evitare che vi siano riflessi pesanti a seguito di una sconfitta o mantenere il senso di responsabilità e disciplina dopo la vittoria, che l’atleta deve mantenere in un mondo cosi competitivo.

Il Coaching è sempre una esperienza importante dal punto di vista relazionale e formativo, come un viaggio non può dirsi mai scontato e sempre imprevedibile da affrontare, è una esperienza di esplorazione e di conquista che trasforma la relazione in un patrimonio

Nel Business Coaching parliamo di Coaching Strategico, all’interno delle società e delle organizzazioni dove esistano situazioni di tensione e difficoltà il valore del termine strategico è legato ad un aspetto pragmatico fondamentale dove il Coach attraverso una formazione rigorosa dispone di strumenti e conoscenze molto specifici che occorrono a coniugare nella sua attività due termini fondamentali per l’agire umano: Efficacia ed Efficienza, la capacità di raggiungere una meta, superare un ostacolo, o risolvere un problema nel minor tempo e fatica possibili, percorrendo la strada più facile possibile.

Efficacia ed efficienza sono due parametri fondamentali dell’esperienza operativa del coach.
Cosa intendiamo per “FACILE”: qualsiasi obiettivo richiede impegno e preparazione al coach il compito di “illuminare” il percorso più facile verso il quale orientare le risorse e le competenze acquisite.

Il coaching può essere utile a qualsiasi persona, non è un’esperienza contemplativa, ma trova il piacere nei processi e successivamente nelle soluzioni, il coaching è in divenire, è il come le cose avvengono, si muovono, si costruiscono, l’assemblaggio di esperienze e non l’utilizzo, dove il concetto di trasformazione, innovazione e ricerca è qualcosa che inevitabilmente è parte di questa professione.

Ha a che fare con chi ama la velocità ma non si fa mai prendere dalla fretta; quando la fretta ci avvolge ci fa perdere i dettagli di quello che abbiamo intorno a differenza della velocità che ha alla sua base il presupposto di conoscere i dettagli e acquisirli, chi va veloce i dettagli li coglie, li apprezza e soprattutto li utilizza.

Le persone a cui è rivolto hanno già tutte le risorse che debbono rendere più efficienti i meccanismi e a volte sbloccarli vederli in modo più nitido e organizzato.

Il coaching strategico a differenza degli altri stili di coaching è un intervento volto a valorizzare le risorse, modellare e aggiungere attraverso la scoperta congiunta un patrimonio esperienziale e formativo il patrimonio

Il coaching si basa sulle risorse disponibili, non sostituisce o forza le situazioni esistenti verso le quali è sempre rispettoso, il metodo e il rigore scientifico alla base sono in grado di ri-orientare le risorse esistenti in modo funzionale al raggiungimento di specifici obiettivi secondo efficacia ed efficienza.

Alla base del rigore scientifico troviamo uno dei costrutti più importanti di “tentata soluzione ridondante”, un vero e proprio freno a mano che ci trattiene e ci blocca di fronte alle situazioni.
Il costrutto di tentata soluzione ridondante si riferisce a precedenti esperienze positive caratterizzate dalle soluzioni che nel passato, in precedenti contesti, hanno avuto un esito positivo e si sono dimostrate efficaci e continuano ad essere adottate in qualsiasi contesto percepito simile reiterando i medesimi comportamenti ormai acquisiti che con il tempo si sono irrigiditi o generalizzati divenendo disfunzionali, una dinamica che si è rivelata utile e vincente in precedenti esperienze, divenuta rigida, non è più capace di adattarsi ai nuovi problemi, trasformandosi nel LIMITE che ci impedisce di ottenere i risultati; un modus operandi che conserva la sua aurea positiva ma non l’efficacia e l’efficienza.

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